“Grazie Tina per ieri: un’altra Bella Esperienza e tanti nuovi utili strumenti da portare con me. Mi viene in mente Doraemon.
Te lo ricordi? Il gattone blu che tirava fuori dalla sua tasca magica (chiamata ‘gattopone’) i ‘chiusky’, strumenti utili per aiutare nel quotidiano il suo amico Nobita” (R.M.)
Prendo spunto da questo feedback di una fedelissima partecipante ai Laboratori Esperienziali (non ne ha perso 1!) per raccontarti degli strumenti strepitosi che puoi apprendere durante ogni laboratorio.
Come nel cartone animato, le cui puntate hanno i titoli dei nomi dei “chiusky”, cioè degli strumenti necessari proposti da Doraemon per aiutare il suo amico Nobita, ogni mese, il laboratorio ha il nome di una tematica specifica di self care. Così come Doraemon funge da caregiver per Nobita, e la sua sacca è piena di chiusky per le situazioni quotidiane, così i laboratori fungono da punti di riferimento, promuovendo supporto, sicurezza, competenze emotive, attraverso l’acquisizione di strumenti che sono funzionali per nuovi apprendimenti e per favorire cambiamenti di punti di vista.
Per dirla alla John Bolwby, il passaggio fondamentale è quello da un tipo di attaccamento insicuro, ansioso, evitante, ad una base sicura, stabile, integrata e coesa. Promuovendo un nuovo modo di vedere le cose e di “stare al mondo”, i laboratori aiutano ad esplorare e esplorarti con maggior fiducia, incoraggiandoti a risolvere le situazioni della vita di tutti i giorni, attraverso un modo più funzionale di apprendere competenze finalizzate all’autonomia.
Il potere trasformativo dei laboratori, attraverso la consapevolezza, lo sviluppo della resilienza nei momenti di stress e frustrazione, influenzano positivamente la crescita personale, attraverso una nuova narrativa che fa da cornice al tuo “qui ed ora” per far ri-emergere le tue potenzialità. Te lo ricordi Doraemon?